Come funziona l’ossidrogeno?
Con L’impianto idrogeno, la quantità di carburante da iniettare è ridotta elettronicamente e l’energia equivalente è sostituita con il gas HHO (ossidrogeno).
Il gas HHO viene iniettato nel cilindro in fase di aspirazione e viene bruciato dalla percentuale di combustibile del gasolio.
L’iniezione del gas HHO e la riduzione del carburante inizia solo quando il motore è avviato.
Il controllo preciso della quantità di carburante e del gas HHO iniettato lascia inalterate le prestazioni del motore, con una sola eccezione: un incremento fino al 20 % della potenza del motore .
Tale strategia elettronica è gestita di una centralina aggiuntiva ECU-HHO del gas , progettata e programmata appositamente per l’inezione di gas HHO, basata sulle risposte dei vari sensori del motore: pressione carburante, segnale sensore sonda Lambda, posizione acceleratore, temperatura liquido refrigerante, pressione e temperatura del gas ed altri imput rilevati dall’unità di controllo elettronica diesel.
Proprietà fisico – chimiche del gas HHO.
L’ossidrogeno ,<HHO> è un gas incolore, inodore e insapore, a molecola diatomica H2(idrogeno) O (ossigeno ) e completamente atossico.
Tra tutti i combustibili e carburanti, l’idrogeno possiede la maggiore densità energetica: 1 kg di idrogeno contiene la stessa energia di 2,1 kg di gas naturale o di 2,8 kg di benzina, in altri termini l’HHO è il gas piu forte e piu pulito che fino ad ora esista sulla terra, in piu è l’unico carburante ottenuto con processi ed effetti completamente ecologici.



FUNZIONAMENTO DELLA CELLA
L’ENERGIA PRODOTTA DA UNA SINGOLA REAZIONE La reazione dell’idrogeno atomico o degli idrini verso stati di più bassa energia (cioè con n frazionario) (n = numero quantico principale) rilascia, in generale, un’energia intermedia fra quella delle tipiche reazioni chimiche e quella delle reazioni nucleari, purché il tasso delle reazioni venga mantenuto opportunamente elevato. L’energia netta liberata grazie al processo di catalisi, infatti, è molto più grande di quella ceduta al catalizzatore, ed è grande anche se confrontata con le normali reazioni chimiche. Il contributo netto di energia fornito dal processo BlackLight può essere stimato in maniera prudente per via teorica considerando una singola transizione verso uno stato di bassa energia. Ad esempio, quando l’idrogeno e l’ossigeno gassosi danno luogo a una combustione producendo come sottoprodotto acqua, l’entalpia di formazione di quest’ultima è di 1,48 eV per atomo di idrogeno; al contrario, quando un atomo di idrogeno ordinario (n = 1) si trasforma in idrino con la catalisi, rilascia un’energia netta di 40,8 eV.
I VARI POSSIBILI CATALIZZATORI UTILIZZABILI
